Logo Accademia Formalia

Lavoro: le professioni più richieste con pochi candidati

Torna indietro  Febbraio 2017mercoledì 08 febbraio 2017

 

Si dice spesso che in Italia non c’è lavoro, soprattutto per i più giovani: ed in effetti è così. Basterebbe leggere gli ultimi dati relativi a dicembre 2016: si parla di un tasso di disoccupazione che tocca il 12% a livello generale; ma che arriva addirittura al 40% se si parla di giovani fino ai 14 anni.
Ed allora i numeri sulla disoccupazione, soprattutto tra i giovani, sono effettivamente drammatici nel nostro paese. A fronte di questo esistono settore in ascesa e nei quali ci sono possibilità di trovare un impiego.
Per la verità alcuni di questi presentano addirittura la tendenza opposta; vi è molta domanda da parte delle azienda ma, a mancare, è personale qualificato da inserire in organico.

La ricerca di personale laureato:

Ci ha pensato un report recente effettuato da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro a porre la lente su queste professioni così richieste e che stentano a trovare personale laureato all’altezza dei requisiti necessari.
Nello specifico si parla soprattutto del campo ambientale; ingegneristico; ed informatico a 360 gradi. In sostanza quello che si dovrebbe fare prima di iscriversi ad un corso universitario o di formazione professionale dovrebbe essere andare a documentarsi su effettivi sbocchi lavorativi possibili.
Dicevamo dei settori dove c’è buona probabilità di trovare lavoro: si parla soprattutto di qualità e sicurezza ambientale; settore energetico e agroalimentare. In particolare la richiesta è elevata per personale con alte qualifiche, soprattutto ingegneri che restano le figure più ricercate sul mercato.

Quante richieste dal mondo del web:

È interessante legare questo dato con un altro diffuso sempre di recente dall’Osservatorio Startupper's Voice a seguito di un’indagine svolta su quasi 200 aziende startup italiane attive nel settore tecnologico e multimediale.
Ebbene sembrerebbe che trovare personale con reali competenze in ambito web e tutto quello che gli gira attorno sarebbe realmente difficile; non solo. Da questa ricerca risulta che l’80% circa di startup italiane è costretta a chiudere poco dopo aver aperto proprio per mancanza di personale qualificato; e per difficoltà di reperire sul mercato competenza adeguate.
In sostanza manca il cosiddetto know how, inteso come formazione e competenze specifiche in ambito web. Si parla soprattutto di professionisti capaci di operare con sistemi elettronici, applicazioni avanzate e piattaforme innovative; esperti di Web Marketing, Seo, Social Media; Web Developer.
In sostanza tutto ciò che ha a che fare con il mondo del web e dei new media. Un universo potenzialmente sconfinato e ricco di opportunità, per chi è in grado di coglierle.
Ecco perché alla base di tutto, un percorso di formazione serio ed approfondito resta la base di partenza per sviluppare competenze specifiche da rivendersi sul mercato.