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Project manager: cos’è e di cosa si occupa

Torna indietro  Luglio 2018giovedì 12 luglio 2018

 

 

Lavorare nel campo del project management, una figura da sempre esistita anche se negli ultimi anni se ne sente parlare con sempre maggiore insistenza. Come si può intuire dalla traduzione del concetto, si parla di un qualcosa che ha a che fare con la gestione di un progetto.
Nel concreto si parla una attività che prevede pianificazione, organizzazione e controllo delle risorse; tutto l’iter completo di un progetto, da quando lo si va a mettere su carta fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Colui che si occupa di project management deve quindi mettere in pratica tutte le azioni necessarie per raggiungere lo scopo finale in ambito aziendale quando si lancia un nuovo progetto.
Un approccio quindi totalizzante, a tutto tondo e non riferito esclusivamente a determinate aree di interesse come avviene ad esempio con i responsabili. 

Il supervisore di un progetto

Il project management va quindi a svolgere una funzione più complessa, ovvero quella di supervisionare tutti quanti i passaggi di un progetto cercando di essere certo del fatto che ogni cosa vada a suo posto e rispetti gli obiettivi concordati dal punto di vista temporale, economico e di risorse.
Ovviamente per un lavoro di questo tipo sono richieste conoscenze trasversali e il project manager deve essere capace di svolgere diverse attività complementari. Più è grande il progetto e maggiori saranno le responsabilità di chi si occupa del project management.
Se si volesse sintetizzare all’estremo si potrebbe dire che il project management consiste in un lavoro di controllo su un progetto per assicurarsi che vengano rispettati tutti i singoli obiettivi. Ed ecco allora che il project manager diventa una figura di raccordo con la quale tutti gli uffici devono necessariamente confrontarsi.

Come diventare un Project manager

Ovviamente le competenze varieranno a seconda del campo nel quale si va ad intervenire; non ci sono valori standard o conoscenze uniche che un buon project manager deve possedere. In linea generale è fondamentale aver seguito un percorso di studi affine ad ingegneria, informatica, economia.
Ci sono poi anche corsi professionali di project management di differenti livelli a seconda delle necessità. È il campo poi, come sempre, a far capire se si è un project manager in gamba oppure no. L’esperienza diretta in azienda e l’andare a coordinare ogni singolo passaggio, supervisionando l’intero progetto; solo così si può capire se effettivamente si possiedono le doti di guida e coordinatore.

Supervisionare un progetto dall’inizio alla fine

Questo perché la dote più importante che un project manager deve avere è quella dell’organizzazione: deve saper predisporre un piano dei lavori che comprenda l’insieme di tutte le attività da svolgersi in azienda per portare a termine un progetto.
Aspetto tutt’altro che semplice, e chi si occupa di progetti è ben conscio di quanto sia complicato riuscire a portare a termine un lavoro rispettando tempi di consegna e budget previsto in partenza. Raggiungere gli obiettivi prefissati impiegando il minor tempo possibile e riducendo il ricorso a budget e risorse: ecco la vera sfida di chi si occupa di project management.